pasta, mandorle, pomodori freschi e Sicilia nel cuore: il pesto alla trapanese
dalla cattedrale al pesto alla trapanese
La cattedrale di Siracusa ha visto passare un sacco di persone, di tutte le razze e religioni. E’ stata edificata come tempio pagano dedicato ad Atena, poi trasformata in chiesa, poi in una moschea, poi di nuovo in una chiesa.
Ancora una volta dichiaro qualcosa in cui credo fermamente: melting pot è buono. I melting pot generano risultati spettacolari, commoventi. È da pazzi non voler godere di tutta questa bellezza. Come? Iniziando con ascoltare, osservare, analizzare.
La cucina siciliana è un delizioso melting pot: con influenze greche, arabe, normanne, spagnole e francesi. Se avete mai avuto il privilegio di assaggiare la vera cucina siciliana, sarete d’accordo con me su quanto siano state preziose.
Nel mio piccolo melting pot culinario sto ancora esplorando la cucina siciliana. Col pesto alla trapanese di ieri sera.
Ingredienti per 4:
- 150 gr di pomodorini
- 100 gr di mandorle pelate
- 1 spicchio d’aglio
- 1/2 tazza di olio extra vergine di oliva
- 70-80 gr di foglie di basilico
- 1 cucchiaino di sale
Porta un pentolino d’acqua a ebollizione. Aggiungi i pomodori e falli sobbollire meno di un minuto. Scolali e risciacquali con acqua fredda. Pelali, vedrai come la pelle viene via facile facile.
Frulla le mandorle, l’aglio e metà dell’olio d’oliva.
Aggiungi i pomodorini, il basilico e il sale. Frulla ancora fino ad ottenere una consistenza cremosa. Assaggia e sistema di sale.
Cuoci la pasta e condiscila.
goditi il tuo pesto alla trapanese
Claudia
alcune foto della cattedrale: