carciofi alla romana: una cena veg e gourmet
il mio manifesto del meat free week
Non sono vegetariana, ma sono una amante sconsiderata delle verdure.
Non riesco a capire perché le persone siano così diffidenti nei confronti delle verdure. Mi stupisco quando sento le persone lamentarsi per le verdure nel piatto o i bambini piangere perché non vogliono mangiare le “cose verdi”.
Sono sicura che siamo vittime di un sopruso culturale. Un puro e semplice pregiudizio, che come tutti i pregiudizi, ci depriva dei grandi piacerei della vita.
Quando sono nata mia madre era in una fase molto salutare. Quindi preparava tutte le mie pappe con le sue mani, partendo da ingredienti freschi. Era informata su quello che significa una dieta bilanciata e faceva tutti gli sforzi possibili affinché la sua famiglia mangiasse in modo sano.
Mia nonna però era interessata a una moltitudine di argomenti, che non includevano, per niente!!!!, la cucina. Così mia mamma non ha avuto altro che libri e riviste di cucina e un paio di lezioni da mia nonna paterna come base per i suoi progetti culinari. In più il semi-vegetarianismo di mio padre è stata un’altra bella sfida.
Alla fine però, tutto fa brodo: i grandi sforzi l’hanno spinta ad approfondire le sue conoscenze sul cibo, sugli ingredienti, sui metodi di cottura, ecc.
Il risultato: è così brava in cucina che le sue uova al tegamino sono più buone della maggior parte dei piatti dei ristoranti in giro per il mondo. E i suoi 4 figli sono cresciuti amando le verdure. {vi assicuro, non c’è niente su questa terra come la sua parmigiana di melanzane, o i fagioli, o il risotto, o la pasta con le zucchine, o…}
Ok.
Basta ricordi.
vegetariani e verdure
Come è possibile descrivere un #meatfreemonday/week/month come un sacrificio? Succosi carciofi alla romana, croccanti zuppe di fagioli, pane appena sfornato, risotto ai funghi, spaghetti al pomodoro profumati al basilico… No, sul serio, che cosa ci hanno fatto? Ci hanno convinto che il cibo vegetariano è un male?
Il cibo finto è un male, non avere tempo per cucinare è un male, non avere curiosità per gli ingredienti è un male, la mancanza di varietà è un male, non provare amore per noi stessi e per i nostri appetiti è un male.
Facciamo qualcosa di buono: facciamo la #meatfreeweek. Da oggi fino al 29 Marzo sarò orgogliosamente Supporter social dell’iniziativa Meat Free Week (che inizia ufficialmente il 23 Marzo, ma io vi darò le ricette in anticipo per darvi la possibilità di organizzarvi!) e posterò ricette #meatfree per supportare questa meravigliosa esperienza!
Non la chiamerò sfida, perché sono fermamente convinta che si tratta di un’opportunità da non farsi sfuggire, per riscoprire gli intensi sapori naturali che in qualche modo abbiamo dimenticato.
Fanne parte anche tu!!! Maggiori Info su Meat Free Week
a proposito dei carciofi
Nella mia giovinezza vegetariana, le verdure erano il piatto principale, non un contorno. E non era raro che mi emozionassi immensamente per la serata melanzane-alla-parmigiana o carciofi alla romana.
Verdure cucinate in modo delizioso (mia mamma è la migliore cuoca che io conosca – e sì, lo so che tutti gli italiani dicono la stessa cosa, ma mia mamma è venezuelana, io sono metà e metà, quindi siamo fuori dal cliché) venivano messe al centro del piatto, accompagnate da pane fresco e insalata.
Mangiare le ruvide foglie dei carciofi con le mani, intingendole nel sughetto di cottura era piacere puro: un piacere primordiale.
E se il #meatfreeweek/monday si rivelasse per te una profonda, istintiva e primitiva esperienza culinaria?
Ladies & Gentleman, vi presento le super-deliziose verdure, le vostre nuove migliori amiche!
Per cominciare: carciofi alla romana!
Ingredienti x 2:
- 2 carciofi
- 2 cucchiai di olio extra vergine di oliva
- Succo di 1 limone
- 3 friselle o 50 gr di pangrattato (le friselle però sono più saporite!)
- 1/2 spicchio d’aglio
- 1 rametto di menta (mentuccia romana)
- 1 ciuffo di prezzemolo
- 2 cucchiai di liquore all’alloro (o altro liquore alle erbe, il Cynar sarebbe perfetto!) – optional but tasty!
- sale
come fare
Pulisci i carciofi.
Taglia via la parte rovinata del gambo (se è molto lungo, non gettarlo via, taglialo a pezzetti e cuocilo insieme ai carciofi, è delizioso!).
Pela i gambi.
Rimuovi le foglie più esterne di colore verde scuro (io ne lascio la maggior parte, perché sono deliziose da intingere nel sughetto di cottura per mordicchiare la poca polpa che hanno).
Taglia la sommità della testa (in modo da non avere quelle dolorose punte affilate!).
Usa le mani per aprire il cuore dei carciofi e scava e scarta la peluria interna.
Mettili in una ciotola con acqua e il succo di limone (per prevenire l’ossidazione) e lasciarli lì mentre procedi con i passi successivi.
Grattugia insieme i taralli, il prezzemolo, la menta, l’aglio e un pizzico di sale. Aggiungi l’olio d’oliva e il liquore e mescola.
Riempi i cuori dei carciofi con questo ripieno (aiutati con un cucchiaino).
Mettili in una pentola, a testa in giù, e aggiungi acqua sufficiente a coprire 1/2 delle teste dei carciofi, 1-2 pizzichi di sale e il ripieno avanzato.
Copri e fai cuocere, a fuoco medio, per 20-25 minuti (usa uno spiedino per verificare se la parte interna è tenera).
Servi i tuoi carciofi alla romana caldi o freddi, conditi con la salsa di cottura.