l’invernale ricetta delle puntarelle alla romana con un emulsione di olio d’oliva, acciughe e pesto
La rivoluzione post natalizia e le puntarelle alla romana
Ho affrontato una pesante sessione di shopping ieri, dal fruttivendolo: è tempo di combattere questa epidemia influenzale che sta dilagando in tutta Roma. E per combattere intendo tonnellate di verdure a foglia verde, frutta gialla e arancione e spremute fresche ogni mattina.
Ecco l’ispirazione del Plant Based Project.
La prima ricetta è un must delle cucine invernali romane: le puntarelle alla romana.
Ho fatto la classica ricetta delle puntarelle alla romana
Con il mio tocco personale: il pesto.
Non so voi ma io ho difficoltà a mangiare le insalate quando fuori fa freddo. Perciò per ho ideato le insalata calde. Ma c’è sempre un’eccezione alla regola: l’insalata di puntarelle alla romana è la mia eccezione (tiepida).
Ingredienti per 2:
- 2 manciate di puntarelle pulite
- 3-4 cucchiai di olio extravergine d’oliva
- ½ cucchiaino di sale rosa dell’Himalaya
- 1 spicchio d’aglio
- 1 cucchiaio di aceto bianco
- 1 cucchiaio di pesto di buona qualità (questo è il mio tocco personale, se volete rimanere sul classico, lasciate stare il pesto e aggiungete altre 2 acciughe)
- 2 acciughe
- ½ cucchiaino di pepe bianco
Frulla tutti gli ingredienti tranne le puntarelle.
Metti le verdure in una ciotola e condiscile con l’emulsione.
Mescola bene e goditi la tua ricetta delle puntarelle alla romana.
La mia voce è super roca in questi giorni, devono essere state le 8+5 ore di balli a canti in macchina…
L’unico modo per guadagnarci il nostro foodie Natale pugliese (pensate a burrata, stracciatella, capocollo….) era affrontare un lungo viaggio in macchina. Le 8 ore di traffico natalizio dell’andata ci hanno forzato a trovare un modo di passare il tempo ed evitare la stagnazione mentale.
La musica è sempre una buona idea, ma può anche diventare noiosa. Specialmente se uno dei due ama le canzoni di natale e l’altro mette su una faccia insofferente. Alla fine siamo arrivati a un accordo: una canzone a testa. Poi è diventato un gioco: la prima canzone che ci veniva in mente dopo aver ascoltato quella scelta dall’altro (lo avreste creduto possibile qualche anno fa? Questa è l’era di Spotify, cari amici). Infine è diventata una playlist.
Siamo partiti con il trash italiano americano e latino, poi siamo passati a heavy rock e, verso la fine, a romantiche ballate. Di tanto in tanto spuntava fuori una sessione di ballo automobilistico, una canzone natalizia o un dolce ricordo. Poi si tornava al Piotta.
Al ritorno abbiamo deciso di completare il gioco e di salvare le canzoni in una playlist. Cosa che ci ha intimidito e resi più schizzinosi nelle scelte. Ma ora c’è da dire che abbiamo una grandiosa car compilation.
goditi le puntarelle alla romana
Claudia